La Cooperativa CIMS ha aperto il 2021 aggiudicandosi nel mese di gennaio, da sola o in modalità consorziata con altri soggetti, tre importanti commesse pubbliche nel territorio del comune di Imola: il completamento dei musei di San Domenico, il risanamento del Palazzo nuovo del Municipio e il miglioramento sismico del convitto dell’Istituto Scarabelli, in via Ascari. Tre importanti interventi legati da un filo conduttore: il restauro del patrimonio esistente.
Committente del primo intervento, del valore di poco più di un milione di euro, è la società Area Blu Spa. L’aggiudicazione è appena divenuta definitiva a seguito della scadenza dei 35 giorni fissati dalla legge per eventuali ricorsi e al momento si attendono la firma del contratto e l’avvio dei lavori, che potrebbero avvenire tra fine marzo e inizio aprile.
L’intervento sul Palazzo nuovo è stato sbloccato poche settimane fa dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Consorzio Innova (di cui CIMS fa parte, in qualità di impresa esecutrice) contro la precedente sentenza del Tar e reso così definitiva l’aggiudicazione dei lavori a favore del Consorzio stesso. Committente è, anche in questo caso, Area Blu. L’importo dell’intervento è superiore ai 2 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Istituto Scarabelli, CIMS è capogruppo dell’Ati che si è aggiudicata la gara indetta dalla Città metropolitana di Bologna per l’intervento di miglioramento sismico del convitto. Dell’Ati fa parte anche l’impresa impiantistica riminese Fratelli Franchini. L’importo dell’opera sfiora i 5 milioni di euro, di cui 4 milioni per la quota relativa a CIMS.
A questi tre lavori si lega idealmente un quarto intervento, terminato negli ultimi mesi del 2020, del quale la CIMS va molto orgogliosa: il restauro e recupero conservativo del palazzo Naselli-Crispi, nel cuore di Ferrara, sede del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Sull’edificio, composto di due corpi di epoche differenti (il primo, sul quale si eleva una torretta e si affaccia su via Borgo dei Leoni, risale al 1537, il secondo più recente, è datato 1915), sono state compiute opere di consolidamento strutturale a seguito del sisma del 2012, mediante inserimento di strutture metalliche a livello dei solai e delle coperture. In particolare, sono state rifatte le coperture e le finiture hanno compreso il rifacimento di massetti e pavimenti (con recupero e rimontaggio del parquet storico nelle sale nobili del 2° piano). Intonaci e tinteggiature sono state realizzate anche sui prospetti esterni del corpo del ‘900. Inoltre, sono stati rifatti completamente gli impianti idraulici, elettrici e speciali, con installazione di un ascensore.
In fase di cantiere sono stati inoltre rinvenuti numerosi affreschi al secondo piano, celati da contro soffitti rimossi, sottoposti a restauro. Interventi di restauro sono stati infine eseguiti sulle facciate esterne di tutti i prospetti, compresa la corte interna nella zona del ‘500.